domenica 7 settembre 2008

PROFESSIONE DI FEDE

USARE CON CAUTELA. PRIMA DELL’UTILIZZO LEGGERE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI … POTREBBE PROVOCARE IRREPARABILI DANNI.














APRILE 1500
La guerra santa agli infedeli attraversa l’Atlantico per infiammare il continente sudamericano: Spagna e Portogallo sono il braccio armato di Santa Chiesa Roma.
Di nuovo Corona e Chiesa cattolica unite dall’indissolubile vincolo del Potere.
I portoghesi arrivano in Brasile con la nave comandata da Pedro Alvarez Cabral. A bordo 8 frati francescani.
Approdano a Porto Seguro, Bahia, dove viene celebrata la prima Santa messa.
L’intenzione è importare la fede cristiana e in cambio sfruttare le ricchezze del suolo. All’andata: invio di truppe e missionari. Al ritorno: rientro di beni e mano d’opera.
La colonia viene chiamata Terra di Santa Cruz, a sottolineare l’intento missionario.
Il Papa concede al re di Portogallo il controllo completo dell’evangelizzazione nelle sue colonie; il numero dei missionari e la loro localizzazione vengono decisi in base alle necessità di espansione della colonia.
L’evangelizzazione, vincente strategia di colonizzazione, consiste nel predicare con forza, in fretta, a voce molto alta, con autorità. La salvezza sta nell’ascoltare il Vangelo e imparare a memoria la dottrina.
Tutti devono convincersi a diventare cristiani.
Non si discute la legittimità dell’imposizione portoghese; diventare cristiani significa farsi sudditi del re di Portogallo. Il rifiuto è sinonimo di “tradimento” e costa caro.
Una conversione imposta con le armi: nessuna forma di dialogo, bensì uno schiacciamento dell’essere indigeno. Negazione dei culti locali, selavaggi e primitivi, per abbracciare la cultura occidentale, equivalente di emancipazione e superiorità. Missionari che benedicono stragi di innocenti, colpevoli solo di essere nati in terre ritenute ricche di tesori. Massacri commessi in nome di Dio!
Non tutti accettano questa politica, alcuni ne denunciano numerose brutalità ed abusi.
Ma la storia parla chiaro: la Chiesa cattolica aderisce in pieno alla conquista del Nuovo Continente, alla distruzione indiscriminata e senza scrupoli dei popoli indigeni.














AI NOSTRI GIORNI
Nonostante tutto c’è ancora chi ha il coraggio di affermare che la fede cristiana fu accettata senza essere imposta con la spada…
"l'annuncio di Gesù e del suo Vangelo non ha significato, in nessun momento, un'alienazione delle culture precolombiane, ne fu un'imposizione di una cultura estranea". "Cristo era il Salvatore che anelavano silenziosamente", ha affermato papa Ratzinger, all'inaugurazione della V assemblea della Conferenza Episcopale Latinamericana.

Ma l'infelice affermazione del papa è stata controbattuta dai responsabili politici, religiosi ed indigeni.
"Nel periodo coloniale, la Chiesa non era distinta dallo Stato, era la Croce e la Spada, e quando arrivarono gli europei, i popoli americani subirono un'imposizione militare, culturale e religiosa", ha detto all'agenzia France Presse Marcio Meira, presidente della Fondazione Nazionale Indigena (Funai), un organismo governativo brasiliano.
“Il papa è stato molto arrogante, e le sue parole non corrispondono alla verità", ha accusato il direttore del Coordinamento delle Organizzazioni Indigene dell'Amazzonia brasiliana (Coiab), Gesinaldo Sateré Mawé. "La storia mostra che l’evangelizzazione fu una strategia di colonizzazione, che decimò interi popoli indigeni", ha aggiunto.

Prima li annientano poi si mostrano preoccupati per la loro sopravvivenza e il riconoscimento dell'altro. Oggi persiste l’intenzione di ammaestrare i pochi rimasti al cattolicesimo, con la presunzione di pensare che sia la unica giusta manifestazione religiosa per tutti. Una forma di scambio esiste ancora. All’andata: assistenzialismo. Al ritorno: conversione religiosa.