martedì 1 luglio 2008

ad Osvaldo Licini

Monte Vidon Corrado, il nostro borgo natio.
Da sinistra: Licinio Licini, Alberto mio padre e Frá mio marito

É impossibile soffocare la smania di conoscere, di sperimentare l'altro, che sia un luogo, una persona o un'esperienza non importa; é un impulso irrefrenabile, non si riesce a controllarlo. É un'inevitabile tappa del percorso...una NECESSITÁ. Ma conoscere, ammirare ed amare altri paesi, popoli e culture comporta prima o poí l'inevitabile desiderio di ritornare al borgo natio, a farsi cullare dalla morbidezza delle graziose colline e farsi rassicurare dalla risolutezza dei fermi Sibillini. É l'irresistibile richiamo della natura che ha cresciuto e nutrito la mia indole, quel bagaglio fatto di colori, suoni, voci, odori, risate, sensazioni, attimi congelati dalla memoria, che mi segue nei viaggi.....il RICHIAMO del RITORNO. Arriverá il tempo di tornare per restare e allora sará piacevole abbandonarsi all'INCANTO.
Seguire la propria passione non é sempre la strada piú facile...a volte costa molto sacrificio e allora si cerca di metterla in discussione, di interrogarsi in merito...ma di solito non si ottengono grossi risultati. Non esiste un'unica via giusta per tutti; ognuno ha un pezzo di tela da dipengere, da segnare con il proprio estro, con i propri sogni, liberandosi da consuetudini e schemi che non si confanno al nostro essere.
In tutto ció ritrovo il mio compaesano Osvaldo e lo sento vicino. Lo immagino come lui stesso si definisce "Errante Erotico Eretico", un uomo in continua ricerca, passionale e ribelle.






















L'Amalassunta
Una rappresentazione poetica della luna, una bella Signora che ci accompagna lungo la notte del nostro cammino per tutto il mondo.














Una dedica ad Osvaldo.